Ma il rosso pompeiano era davvero rosso ?

Il rosso pompeiano è uno dei colori caratteristici di Pompei e delle sue bellezze archeologiche.

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La sua colorazione intensa ha inspirato la stessa azienda “Pantone” per una delle sue sfumature da catalogo. Un esempio inestimabile è la Villa dei Misteri, cui colore fa da sfondo allo sposalizio della giovane donna.
E’ tuttavia recente la notizia proveniente direttamente dalle ricerche archeometriche condotte in sito. Il rosso sarebbe infatti un color ocra, divenuto poi rosso in seguito all’eruzione vulcanica con l’alterazione delle componenti chimiche dei pigmenti. La colorazione rossa originale, ottenuta tramite polvere di cinabro, conteneva infatti quantità nocive di mercurio, successivamente sostituito con altri pigmenti come il vermiglione e l’ocra rossa. Tali polveri ad alte temperature, come nel caso dell’eruzione del 79 d.C., divengono gialle.

Per quanto possa stupire la notizia, l’alterazione chimica da calore non era poi così sconosciuta all’epoca, basti pensare che i romani stessi, come descritto da Vitruvio, riscaldavano il giallo per farlo diventare rosso. Nel caso della Villa dei Misteri, sopra citata, si tratta di rosso puro, tuttavia ad oggi sono circa 60 le superfici che risultano modificate dall’eruzione.
E’ interessante vedere come dopo secoli e anni di scavo non si smetta mai di conoscere Pompei, la sua storia ed i suoi segreti. Delle vite, dei luoghi, che continuano a vivere grazie a coloro che se ne prendono cura e che mantengono la memoria viva.
E’ possibile visitare Pompei tutti i giorni dell’anno, tranne ovviamente i festivi. Per info su biglietti ed orari si raccomanda la consultazione sul sito ufficiale: pompeiisites.com

A cura della dott.ssa Fiorella Verile

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