L’autismo è un disturbo del neurosviluppo non curabile, che accompagna la persona affetta per tutta la vita. Se si tratta con un intervento precoce, terapeutico intensivo, con uno staff, si possono ridurre i problemi e sviluppare le attitudini del soggetto in esame. Nel 2000 l’autismo colpiva un bambino di 8 anni su 150. Nel 2018 un bambino di 8 anni su 77. L’incidenza è maggiore per i maschi con un rapporto 4,5 a 1 rispetto alle femmine. Oggi non ci sono censimenti aggiornati in Italia; nel 2018 erano colpiti circa 600.000 bambini. Negli ultimi decenni si assiste ad un incremento di bambini e bambine con diagnosi di autismo. In Campania si verificano 782 casi all’anno secondo i dati comunicati nel 2016 dal Centro Studi di Atlanta negli USA. Non conosciamo i dati relativi a Marcianise, ma pare che siano di alcune centinaia con tendenza alla crescita. Una rilevazione dei percorsi di riconoscimento e diagnosi precoce sul territorio nazionale, effettuata dalla SINPIA nel 2016, evidenzia una estrema disomogeneità tra servizi regionali e soprattutto la persistenza di elementi di frammentazione dei servizi e di carenze operative, rischi di aggravamento nelle differenze tra servizi regionali, differenze territoriali nell’offerta di interventi e quindi forti diseguaglianze nelle reali possibilità dei familiari e delle persone con autismo di accedere ai servizi, nonché ripercussioni negative sul carico psicologico ed economico delle famiglie. In Campania si rilevano sistemi disparati delle varie ASL. Caserta era il fiore all’occhiello con il progetto pilota ABA (progetto terapeutico intensivo per almeno 15 ore settimanali), compromesso dalla delibera regionale campana n.131 del 2021, che ha voluto uniformare per il territorio regionale la presa in carico con relativo trattamento terapeutico, eliminando l’ABA e dando terapie in base all’età e non per compromissione delle aree. Si registrano, inoltre, negli ambiti ritardi e mancanze, alcune imputabili anche ai comuni. Le cause dell’autismo sono oggetto di ricerca e l’attenzione verso questa sindrome è aumentata negli ultimi decenni. La causa scientificamente provata e ufficializzata dall’ISS è quella genetica di tipo ereditario. Alcune ricerche stanno verificando che elementi esterni diventano concause. Sempre più studi mostrano un’associazione tra l’esposizione agli inquinanti ambientali e lo sviluppo di disturbi dello spettro autistico. L’inquinamento ambientale mette a rischio la vita soprattutto dei bambini. Il recente dossier dell’Agenzia europea dell’ambiente ( Eea) comunica 1200 morti all’anno ed elenca le malattie collegate alle emissioni di inquinanti. Secondo l’Eea l’Italia è il primo paese in Europa per morti premature imputabili ad elementi inquinanti. Per quello, che ci riguarda da vicino, vivere nella Terra dei Fuochi certamente non aiuta. Questo tema sarà oggetto di un prossimo convegno, che sarà organizzato per dopo l’estate.
Comunicato a cura di Mimmo Rosato
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