Intervento critico di Maurizio Vitiello alle ore 19:30.
Resteranno aperte sino a martedì 31 ottobre 2024.
Visita su appuntamento; tel. 3396950302 – 3396166373 – 3471447967.
Brevi schede sulle due personali
a cura di Maurizio Vitiello
Maria Pia Daidone opera per coniugazioni dando vita a una “sintesi materica fattuale”, che non ha nulla a che vedere con una “sintesi virtuale”, e quest’innovazione seriale distingue la sua ultima produzione, che sviluppa tra l’Inghilterra e l’Italia. Intende, così, sottolineare corpo e colori in un insieme fattivo per giustamente ripartire sostanza e movimento e determinare trasparenze e motivazioni, d’impeccabile preziosità semantica, nonché filigrane emotive, d’indiscussa valenza, che agitano onde intime e incapsulano vertigini. Con abile azione creativa è stata capace di determinare, in strati e sottostrati, alcuni colori, a contrappunto, e a specificare con garbo linguistico multiple densità tattili. Abbreviazioni risuonano nello specchio della memoria e producono, in un’ansia germinativa, nuove impostazioni calibrate e di carattere. Con la serie “Sintesi Materiche” emerge la volontà dell’artista napoletana di puntare all’essenza di fondamentali consistenze. Va, consapevolmente, dritta al cuore eliminando tessiture decorative. Tra le crepe di un tempo senza tempo, prorompe e si erge una “stele” fatta di sostanza, che ci racconta la percezione di un intimo vissuto. Quasi come dei muri logorati dagli anni, scalfiti da guerre e intemperie, le opere si fanno portavoce di una sorda e lacerante sofferenza. Maria Pia Daidone è un’artista seria, responsabile, notevolmente ed efficacemente competente e misura e regola di fatture raffinate ogni opera.