In San Domenico, la famosa chiesa medievale di fondazione angioina, si trovava perciò un’icona di mano del Mantegna. Oltre la fonte scritta alcune opere di artisti napoletani, ad oggi anonimi, confermerebbero la presenza di quest’opera tramite un richiamo stilistico. Non si sa come da San Domenico possa essere finita a Pompei, tuttavia l’opera sparì nel nulla e se ne perse ogni traccia. Ecco le parole di Stefano Mieri che ha guidato le analisi svolte sul dipinto:
“l’incendio del 1500 devastò la basilica, molto probabilmente avrà danneggiato l’opera che ha poi subito in seguito alcune pesanti ridipinture (ora rimosse dai restauri) venendo spostata rispetto alla sua collocazione originaria”
L’opera sarà adesso esposta e visibile ai Musei Vaticani a Roma e sarà possibile perciò ammirare un pezzo di storia dell’arte restituito al pubblico.
A cura della Dott.ssa Fiorella Verile
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Fonti: Finestre sull’arte e avvenire.it
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