Napoli ed il Mantegna Ritrovato

E’ recente la notizia relativa ad un’opera ritrovata nei pressi di Pompei che sembrerebbe appartenere al grande artista Andrea Mantegna.

Clicca sull'immagine e visita la pagina Facebook del METODO TRAMONTANO preparazione concorsi

Icona del rinascimento italiano il pittore è stato ancora prima di Leonardo, Raffaello e Michelangelo, uno degli artisti più celebrati dell’arte italiana sia all’estero che nella penisola stessa.
Allievo di Francesco Squarcione, formatosi in ambienti pieni di stimoli, la sua pittura fu da esempio per tanti artisti come Giovanni Bellini. Pittore di corte per i Gonzaga, le sue opere come la bellissima Camera degli sposi, o Il compianto al Cristo Morto, mostrano non solo una capacità prospettica unica, una gestione della spazialità pittorica avanzata ma anche una sensibilità verso la naturalezza dei volti.
Mantegna fu un caposaldo per molti pittori napoletani, ancora prima dell’arrivo della Madonna del Pesce di Raffaello nel primo decennio del 1500. La presenza della sua arte a Napoli è confermata anche da una lettera di Summonte ad un suo caro amico Marcantonio Michiel, che al tempo desiderava scrivere della storia delle arti in Italia. Nella lettera si scrive:
“in Santo Dominico una conca dove è Nostro Signore levato dalla croce e posto in un lenzuolo, di mano del Mantegna”.

Clicca immagine e scopri le novità da sole estate 2024

In San Domenico, la famosa chiesa medievale di fondazione angioina, si trovava perciò un’icona di mano del Mantegna. Oltre la fonte scritta alcune opere di artisti napoletani, ad oggi anonimi, confermerebbero la presenza di quest’opera tramite un richiamo stilistico. Non si sa come da San Domenico possa essere finita a Pompei, tuttavia l’opera sparì nel nulla e se ne perse ogni traccia. Ecco le parole di Stefano Mieri che ha guidato le analisi svolte sul dipinto:
“l’incendio del 1500 devastò la basilica, molto probabilmente avrà danneggiato l’opera che ha poi subito in seguito alcune pesanti ridipinture (ora rimosse dai restauri) venendo spostata rispetto alla sua collocazione originaria”
L’opera sarà adesso esposta e visibile ai Musei Vaticani a Roma e sarà possibile perciò ammirare un pezzo di storia dell’arte restituito al pubblico.

A cura della Dott.ssa Fiorella Verile

Articolo soggetto a copyright

Fonti: Finestre sull’arte e avvenire.it

Foto web

Related Posts

Lascia un commento