“NELLA MENTE DI UN SUPERFICIALE” di Generoso di Biase – recensione di Rita Di Costanzo
“NELLA MENTE DI UN SUPERFICIALE” di Generoso di Biase - Edizioni Graus nella collana Tracce, genere narrativa , pag. 231, euro 17,00.
Il protagonista è l’avvocato di provincia De Chirico. Uomo affascinante, separato, squattrinato, colleziona donne come i punti del Mulino Bianco...👇
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Nei suoi deliri giornalieri si ferma di tanto in tanto e ricorda al lettore il compito per il quale è chiamato: giudicarlo. Con falsa ipocrisia verrebbe da rispondere: chi sono io per farlo? Ma io sono senza filtri e gli dico: “caro De Chirico, non vedo l’ora di farlo!”
Senza giri di parole già nelle prime pagine il superficiale porge al suo lettore il suo biglietto da visita. La crudezza con cui descrive un rapporto sessuale con una delle tante donne che gli offre il suo corpo nella consapevolezza di chi è, potrebbe indurre il lettore moralista bacchettone a lanciare il libro nel rogo del camino. Abituata a letture francesi molto più piccanti, incuriosita sicuramente come la maggioranza della platea di lettori, io invece sono andata avanti.
Caro avvocato De Chirico, ti immagino adesso qui davanti a me nell’esaltazione delle tue sembianze e delle tue performance e ti sto guardando dritto negli occhi. Ti interessa davvero il mio giudizio di lettrice per niente moralista e bacchettona ma soprattutto senza filtri? Ecco…avverto la tua risposta come quel venticello che mi alita d’inverno sul collo e mi infiamma la cervicale: “ecchisenefrega” che poi non è altro che uno dei miei mantra. Ma io da buon (forse )avvocato come te, so benissimo che a domanda si risponde!
Apri le orecchie: sei certamente un egocentrico, stronzo, manipolatore che rasenta il narcisismo patologico. Uno di quelli per intenderci che non si augura nemmeno alla peggiore nemica con l’istinto da crocerossina che osa invidiosa etichettarmi per “una poco di buono” solo perché ho la fortuna di avere due taglie naturali di reggiseno in più oltre che il cervello. Ecco mi sono uniformata alle altre. Lo so che lo stai pensando. Pazienza… anzi no, ecchisenefrega. Ammetto però che quando i tuoi pensieri sono rivolti a quella figlia di cui non sai essere un buon padre, un moto di tenerezza mi sovviene nonostante un nano secondo dopo, passi la ruspa dei tuoi istinti più bassi che richiama un’altra gallinella da aggiungere al diario della tua virilità…continua la lettura 👇
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Mi hanno irritata certamente alcune considerazioni stereotipate sulle donne, ma devo ammettere che non ho trattenuto una sonora risata alla frase: “Allora quest’argomento va chiarito: se siete cesse, restate cesse. Mi dispiace, ma cesse e sensibili è quanto di peggio vi possa capitare nella vita”.
Ricapitolando, sei uno stronzo, superficiale, egoista, sfigato narcisista patologico. Ma non sentirti speciale. Sei uno stronzo come tanti con il suo groviglio di emozioni inascoltate e i suoi momenti di tenerezza e di fragilità nascoste. Tu lo sai e lo so pure io che ce ne sono a bizzeffe di uomini come te, uomini sfacciatamente stronzi che, donne deluse e ferite da stronzi mascherati da uomini sinceri, evitano come la peste bubbonica. A te va però l’indiscusso merito di presentarti per quello che sei: un grandissimo stronzo superficiale che tanto superficiale poi non è. Riporto un tuo passo: “troppe emozioni vere sacrificate sull’altare dell’emozione regina: la convenienza”.
Vale pure per te? Sei stronzo perché ti conviene?
Il mio giudizio l’ho espresso. Non ti piace? Ecchisenefrega.
È stato un piacere conoscerti avv. De Chirico, o forse no. Il dubbio è il nostro unico vero dio.
Complimenti all’autore, collega di toga e di penna Generoso di Biase. Ad maiora.
Libro consigliato.
✍️Rita Di Costanzo