Osip Mandel’stam: Dante e Petrarca nell’inferno del Gulag-recensione di Antonella Flauto in rubrica “Il rumore del silenzio”
Ci sono poeti straordinari, poeti che hanno seguito sul loro cammino le orme dei loro predecessori, in particolare le orme dei predecessori italiani.
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Dante e Petrarca sono sempre stati un esempio per i grandi poeti russi, poeti che hanno sempre lottato per la Verità contro la schiavitù dei regimi totalitari, ben sapendo che a causa della loro poesia ne avrebbero pagato a caro prezzo le conseguenze.
Fra questi è doveroso ricordare il magnifico Osip Mandel’stam, di origini ebraiche, principale esponente dell’acmeismo. Osip che definiva Stalin “il montanaro del Cremlino”; Osip che per proteggere i suoi versi di denuncia e libertà li nascondeva nei cuscini dato che in caso di perquisizione era più difficile trovarli; Osip che, catturato a causa del non essere un suddito e schiavo del sistema, terminerà i suoi giorni in un gulag, avendo come sua unica compagnia la Commedia e il Canzoniere ; Osip che leggerà ai compagni di sventura, seduto accanto a un fuoco, di nascosto, i loro versi, per infondere in quell’inferno Speranza e Bellezza. Perché se è vero che tutto passa, che la vita possa essere spazzata via da un momento all’altro, è ancor più vero che il libero canto dell’umanità nessuno potrà mai zittirlo perché esso rappresenta la forza che regge l’intero creato, è quella forza indomita che sostiene e sosterrà sempre l’uomo contro ogni bruttura, contro ogni violenza, contro ogni forma di dittatura.
Dalla raccolta “Quasi leggera morte”:
E Schubert sull’acqua, e Mozart nel chiasso degli uccelli,
e Goethe che fischiettava lungo il sentiero serpeggiante,
e Amleto che pensava a timorosi passi – tutti
tastavano il polso della folla, in lei credendo.
Forse il sussurro nacque prima delle labbra,
e senza alberi mulinavano le foglie,
e coloro ai quali consacriamo l’esperienza
prima dell’esperienza avevano già i tratti.
Nota bibliografica:
Osip Mandel’stam – Quasi leggera morte
Adelphi edizioni, 2017. €10,00
A CURA DI ANTONELLA FLAUTO
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