Piana di Monte Verna(CE) – Presentazione libro “Attrezzi e mezzi contadini – Tra memoria e storia”

Venerdì 08 dicembre 2023 alle ore 15:00, nella Sala consiliare del Comune di Piana di Monte Verna, alla presenza di una grande partecipazione di persone, si è tenuta la presentazione del libro “Attrezzi e mezzi contadini- Tra memoria e storia”, scritto dal dirigente scolastico Raffaele Mone, editore Giuseppe Vozza.

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Moderatore e relatore Raffaele De Marco, saluti Dr. Stefano Lombardi, sindaco del comune di Piana di Monte Verna, dr. Stefano Mastroianni, presidente Associazione agricoltori pianese, dr. Sabino Di martino, presidente Pro loco pianese, intervento editore Giuseppe Vozza, lettura poesie e video trebbiatura, conclusione dell’autore.
Il moderatore e relatore Raffaele De Marco, ha fatto sapere ai presenti che sono più di 60 anni che una stretta amicizia lo lega a Raffaele Mone, infatti sono stati anche compagni di banco alle scuole superiori. L’autore era sempre legato alle tradizioni contadine, al mondo contadino che tante persone come loro hanno condiviso. Le foto degli attrezzi contadini fanno rievocare il pensiero, come diceva Machiavelli “Non c’è futuro se non c’è storia”. Il direttore Mone ha già scritto un libro riguardante il mondo contadino. I genitori facevano usare tali attrezzi contadini.
Il relatore De Marco quando ha letto il libro vi si è completamente immerso, ponendosi una domanda quale se fosse giusto bere il latte munto a mano del quale assaporava il profumo del fieno , o meglio il latte presentato ora. Sono vissuti in un periodo della storia dove la vita dei campi era dura. Hanno studiato con il lume a petrolio acceso. E’ meglio la sofisticazione di oggi con le multinazionali o quello che c’era prima? Esistono aziende che producono latte di alta qualità e lo trasformano. Con questo libro si possono trovare tutte le attrezzature che si avevano. Il boom economico ha trasformato questi attrezzi e ora c’è una corsa sfrenata verso il progresso.
Questa piccola realtà esprime un circolo di agricoltori. Nel domani chi ritornerà alla terra, ritornerà a dare impulso alla comunità contadina. Il libro dell’autore Raffaele Mone, ha dato lo spunto per guardare al passato.

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La parola è poi passata alla rappresentante della Pro Loco di Piana di Monte Verna, Rosa Mone e a Roberta Parillo, che hanno letto alcune poesie scritte dall’autore e contenute nel testo.
Le poesie di Raffaele Mone sono arricchite con foto degli attrezzi che i contadini usavano all’epoca, descritti in maniera meticolosa, in cui si percepisce in maniera viva l’emozione, ricordi di infanzia e di adolescenza.
La prima poesia letta è stata “ L’aratura” a pag. 43. Leggendo questa poesia si percepisce l’immagine viva davanti agli occhi, dell’aratro trainato dalle mucche che con tanta fatica trainavano l’attrezzo. Un’altra poesia, a pag.59, è stata “Il carro”. E’ descritto l’autore che, quando era libero dagli impegni scolastici, accompagnava il padre nel lavoro dei campi. Il carro era trainato dalle mucche e lasciava dei segni sulla via terrosa.
Molto significativa anche “Mietere con la falce”, a pag. 67, che racconta di una fredda mattinata invernale in cui il contadino con mani callose taglia l’erba con la falce.
A pag. 68 ,“La trebbiatrice”. E’ estate, tempo di trebbiatura e sull’aia arriva questo attrezzo tanto atteso tirato dal trattore. Momento di lavoro e festa.
La poesia “Il taglio della quercia”, in cui è evidenziata la figura del contadino che abbatte la quercia ha evocato toccanti emozioni.
Suggestiva la poesia “La vendemmia”,a pag. 96,evento che si ripeteva. Momento di lavoro e convivialità. In questa poesia è descritto come vengono tagliati i grappoli d’uva e si sente il vocio di donne e uomini.
L’ultima poesia letta, “Il lume”, è quella che più ha emozionato Rosa Mone. In questa poesia è raccontato come un oggetto possa diventare compagno di viaggio dalle elementari alle superiori, quando nelle campagne non arrivava l’energia elettrica.
Con semplici ma incisive parole, il Sindaco Stefano Lombardi, ha augurato una buona Immacolata, ha ringraziato gli organizzatori, l’autore del libro Raffaele Mone ed ha fatto sull’ultima poesia “Il lume” una profonda riflessione, sul fatto che prima non c’era la possibilità di studiare rispetto ad oggi.
La parola è poi passata al presidente della Pro Loco, Sabino di Martino, il quale ha sia ringraziato dell’invito, sia ha apprezzato il libro, facendo sapere che: “il sapere contadino è andato disperso nel tempo e dovrebbe essere motivo di orgoglio tutto quello che riguarda le tradizioni del passato, motivo di confronto e di crescita per tutto quello che la tradizione contadina ci ha lasciato in questi anni, molto sincera la dedica del libro riguardo ai contadini che l’autore ha conosciuto durante la gioventù, come se oggi si fosse quasi perso il valore, approfitto a questo punto nel rinnovare da parte della Pro loco l’impegno nel portare avanti antiche tradizioni”.

A seguire, il presidente dell’Associazione agricoltori pianese, Stefano Mastroianni, che così si è espresso: “Il sodalizio che rappresento è nato da poco, ma si è posto da subito l’obiettivo di valorizzare ,tra l’altro, i prodotti locali e rievocare le tradizioni contadine, il libro di Raffaele Mone è molto significativo, infatti l’ho letto davvero con piacere, facendomi ritornare indietro nel tempo”

Ottima la proposta fatta da Raffaele De marco, quella di istituire un mercatino settimanale di prodotti agricoli locali, vendendo i prodotti della terra, il famoso ormai kilometro zero.
Ha portato il suo contributo anche il parroco Don Salvatore di Chello, il quale ha espersso da subito i suoi complimenti all’autore Mone, menzionando una frase scritta nel libro “La campagna mi educò quanto la biblioteca”, cioè quello imparato è stato avuto dalla campagna.
L’editore Giuseppe Vozza è intervenuto ringraziando tutti i presenti ed ha fatto sapere a gran voce che: “è bello oggi avere tante cose utili, ma sarebbe anche più utile recuperare le cose del mondo agricolo. Pasolini diceva che già negli anni ’60 le lucciole non esistevano più, si era già passati da una civiltà agricola ad un’altra civiltà, l’agricoltura, che è il settore primario, rappresenta un mondo di valori. Un sociologo tedesco, Ferdinand Tonnies ,che ha pubblicato un libro ,da tutti apprezzato, faceva la distinzione tra comunità e società, e cosa molto importante sarebbe recuperare la propria lingua”.

A seguire c’è stata la proiezione del video riguardante la trebbiatura e gli interventi del pubblico presente. Un agronomo di Vitulano, che nel fare i complimenti all’autore, ha espresso anche un suo desiderio e cioè quello di voler coinvolgere i giovani nelle attività di agricoltura e tramandare le tradizioni e la testimonianza di contadino di piana di Monte Verna.

Infine è intervenuto l’autore, che ha salutato e ringraziato tutti ed ha fatto sapere che la sala consiliare è stata intitolata a Ernesto Mastroianni, suo docente nella formazione.
Raffaele Mone ha dedicato il suo secondo libro al mondo contadino, questo si sofferma sui mezzi, in particolare appartenenti all’epoca degli anni ’50 e ’60. Gli attrezzi erano manuali e di intelligenza, ma richiedevano molta fatica. Ad esempio, avere gli animali era un impegno continuo. Ha voluto onorare il mondo contadino da cui proviene, e aggiunge che la citazione nominata prima dal parroco è anche che la campagna ha educato quanto gli studi.
Nella fase della vita scrive per comunicare qualcosa, lasciare tracce del mondo di epoca passata, da cui imparare, come ad esempio aiuto e parsimonia, il legame profondo con la natura e la madre Terra, la quale va coltivata, curata e rispettata. Con il suo libro, vuole portare un modesto contributo per tenere presenti questi valori. L’agricoltura di oggi è definita intensiva, con i trattamenti di oggi si inquina e si hanno ad esempio sconvolgimenti climatici.
Si augura che il suo libro venga diffuso e conservato, libro non solo letterario, ma anche storico e di poesie, per i giovani. Come diceva Machiavelli “la vera formazione deriva da esperienza del presente e da conoscenza del passato”. Ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti e i presenti.

Articolo e foto di Angela Mone

Articolo e foto soggetti a copyright

 

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