I benefici
1. I carboidrati complessi della quinoa sono a lento rilascio, impiegano più tempo per essere assorbiti dall’organismo e così non creano picchi di glicemia.
2. La quinoa aumenta il senso di sazietà, contrasta la fame nervosa e aiuta a perdere peso.
3. Contribuisce a velocizzare il metabolismo.
4. Gli antiossidanti della quinoa aiutano a neutralizzare i radicali liberi con una conseguente azione anti-age.
La quinoa è alleata del nostro sistema circolatorio ed è un alimento energizzante, ottimo per chi pratica sport. Diminuisce l’acidità gastrica ed è quindi un ottimo rimedio naturale per chi soffre di gastrite. L’elevato quantitativo di fibre la rende perfetta per l’alimentazione dei diabetici in quanto non provoca elevati picchi di glicemia. Molto versatile in cucina è però importante lavare bene la quinoa e mantenerla in ammollo in modo da eliminare la saponina, una sostanza dal sapore amaro, tossica per il nostro organismo.
Gli ossalati e le saponine
La quinoa contiene una serie di composti irritanti per l’intestino, che possono causare infiammazioni, problemi digestivi e difficoltà nell’assorbimento dei nutrienti. Tra questi troviamo gli ossalati, dei fattori antinutrizionali che si combinano con ferro, zinco e magnesio, rendendoli inassorbibili e favorendo stati di carenza, come anemie e osteoporosi. Inoltre legano il calcio introdotto con la dieta, riducendone l’assorbimento e formando l’ossalato di calcio, cristalli insolubili che possono precipitare nelle vie urinarie e determinare la formazione di calcoli renali. L’ammollo e l’ebollizione possono ridurre gli ossalati dal 19 all’87%, ma è comunque non è consigliata un’assunzione elevata di quinoa per chi soffre di osteoporosi o di calcoli renali. In generale la dieta non dovrebbe apportare più di 100 mg di ossalati al giorno, quindi non essere troppo ricca di alimenti che ne contengono in discrete quantità, come spinaci, cereali integrali, frutta secca, semi, legumi, soia e appunto quinoa. Oltre agli ossalati troviamo le saponine, composti che limitano l’assorbimento dei nutrienti e provocano l’alterazione della composizione delle membrane cellulari e sono responsabili del leaky-gut, ovvero l’intestino che perde, provocando dei buchi nella mucosa gastrica: questo causa l’aumento della permeabilità intestinale, cioè la perdita della capacità dell’intestino di fare da barriera contro le sostanze dannose, permettendone l’ingresso nel sangue, insieme a batteri e tossine e scatenando reazioni autoimmuni e infiammazione sistemica fibre della quinoa limitano l’assorbimento del colesterolo.
I valori nutrizionali 👇
giovanna tramontanoNov 19, 20236153Visualizzazioni0Commenti
