Registar : una nuova figura nell’arte italiana.

Il registar è una figura da poco affermata nel panorama culturale italiano anche se la sua nascita risale a moltissimi anni fa.

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Un risultato eccezionale, riflesso del duro lavoro svolto, testimonianza della qualità e della trasversalità dell’ampia offerta formativa, della professionalità del corpo docente, ma anche della dedizione e della passione per lo studio che gli allievi del campus Manzoni hanno dimostrato nel corso del loro cammino liceale. Hanno superato la maturità con lode 25 studenti: Della Valle Marianna, Garofalo Sara, Lamberti Francesca Marcellinaro Francesca, Pagano Caterina, Salato Isabella Vicario Antonia, Pia, Zerbini Fernanda (per il liceo classico), Baia Riccardo Carafa Marco, Cinquegrana Gaia, Cola Donato Giuseppe, Coppola Maria, D’Avino Emmanuel, Leone Luigi, Marrone Luca, Mocerino Paola, Palma Giada, Salamiti Ilaria (per il liceo scientifico), Carfora Antonio, De Simone Carla, Rippa Simone, Saydi Nasima (per il liceo linguistico), Laurenza Simona, Piombino Alessio (per il liceo economico-sociale). 72 gli studenti che si sono diplomati con un voto finale di 100/100.

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Esso nasce in America nel momento in cui, a causa della guerra, il panorama artistico sposta il suo epicentro dall’Europa al giovane continente.

E’ una delle figure più importanti nella creazione di una mostra e nella tutela del patrimonio e si occupa in particolare, dei movimenti delle opere tra istituzioni e musei garantendone la sicurezza e l’incolumità.

Il registar fornisce anche servizi di assistenza assicurativi al fine di proteggere e tutelare sia l’opera che i musei da eventuali perdite economiche. Ma perché in Italia solo nell’ultimo periodo va affermandosi rispetto l’America? Partiamo dal presupposto che l’Italia culturalmente è abbastanza statica, non nel senso di rimanere indietro, bensì di affermare una gerarchia per far funzionare il sistema. L’America da questo punto di vista essendo subentrata dopo nel panorama artistico, in particolare con l’arte contemporanea è più malleabile ed incline a dei cambiamenti di richiesta, professioni e mercato.

In Italia tuttavia esiste già da tempo un’associazione “Registrarte” sotto il quale sono riuniti tutti i registar d’Italia, che oggi vedono finalmente riconoscere anche dallo stato e dalle istituzioni il loro lavoro. Insomma un grandissimo passo per una figura che oggi nell’attuale condizione artistica è importante. Spesso si sottovaluta il grandissimo lavoro che si nasconde dietro la creazione di una mostra, i singoli ingranaggi che si muovono nel retroscena e senza il quale nulla di tutto ciò che osserviamo sarebbe possibile.

A tal proposito L’ICOM (International Council of Museum) in Italia inserisce nel suo catalogo delle professioni museali lo stesso registar già nel 2006 durante la Conferenza nazionale delle professioni al punto 4.3.3 del testo definendo “Il registrar assicura dal punto di vista organizzativo la movimentazione delle opere, la relativa documentazione e le procedure che la regolano, soprattutto in connessione ai prestiti.”

Il registar, tuttavia, non è l’unica figura americana che inizia ad emergere in Italia, un’altra figura è L’Art consultant, cioè un professionista d’arte con conoscenze anche dal punto di vista legale che si occupa di consigliare al cliente se acquistare un’opera, a quale prezzo poterne vendere una e cosi via. Il mondo dell’arte proprio come tutte le altre professioni è in continuo mutamento ed è per questo che bisogna essere pronti ad accogliere nuove figure soprattutto legati ai nuovi orizzonti che la società ci pone davanti.

FONTI
Icom.it
Registrarte

A cura della dott.ssa Fiorella Verile

Articolo soggetto a copyright

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