Requiem per un assassino -Racconto di Gerardina Rainone – PRIMA PARTE
Requiem per un assassino
-Racconto di Gerardina Rainone-
PRIMA PARTE
In casa non c'era nessuno, lei si ritirò dopo una giornata terribile per riposare un po'.
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Aveva appuntamento con gli amici di lì a poco e andò in bagno per una doccia ristoratrice. Accese il suo ipod e si infilò in vasca. All’inizio non fece caso alla musica che sembrava interrompersi ogni tanto, forse un falso contatto. Sua madre le diceva sempre che non era un bene tenerlo in un ambiente umido come il bagno. Scostò la tenda per sentire meglio; fu allora che sentì tra le note che si diffondevano una vocina sottile, subito sopraffatta dalla musica. Ma aveva fretta e pensò ad un errore. Il telefono squillò, ma lei, intenta ad asciugarsi i capelli, non sentiva. Era uno di quelli antichi, regalo dei nonni, che continuò a squillare. Finalmente spense il phon e rispose. Non sentì voci, ma la musica che stava ascoltando prima; la riconobbe subito. Poi più nulla. Poteva trattarsi di Marica, faceva sempre scherzi a tutti. Probabilmente era il suo modo per ricordarle l’appuntamento. Accostò la porta, stava per chiudere quando sentì la musica provenire dal bagno, dove, sbadata, aveva dimenticato l’ipod. Rientrò e mentre andava in bagno sentì di nuovo tra le note quella vocina, lo interruppe e lo riavviò, ma sentì solo musica.