REQUIEM PER UN ASSASSINO -racconto di Gerardina Rainone – SECONDA PARTE
Requiem per un assassino Racconto di Gerardina Rainone SECONDA PARTE
I suoi già dormivano quando si infilò a letto cercando di mettere ordine nei suoi pensieri.
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Nella casa tutto era silenzio, ma lei non riusciva a prendere sonno. Andò in salotto a prendere un libro da leggere. Fu allora che vide spuntare un foglio di giornale da uno di questi. Era un vecchio articolo,conservato da chissà chi, non ne aveva notizia. Nessuno le aveva raccontato quello che diceva il giornale:incendio al civico 7, era il suo. Morta la madre e la figlioletta di 5 anni. Si pensa a una crisi di gelosia, la donna nella foto era molto bella e aveva i capelli rossi come lei. Mai preso l’assassino. La bambina non figurava. Andò al suo pc, doveva sapere, indagare. Le indagini la portarono a scoprire qualcosa di più. Era successo proprio in quel palazzo, un uomo violento e geloso aveva dato fuoco alla compagna e alla sua bambina mentre dormivano, nessun segno di scasso. La donna conosceva il suo assassino. Aveva bisogno di rilassarsi, Monia, non che avesse paura, ma la tensione era evidente tanto che quando Bach, il suo gatto persiano,saltò sulle sue gambe come faceva spesso, le scappò un gemito.Si preparò un latte caldo con cioccolata, sempre seguita da Bach, che però all’improvviso drizzò il pelo e gonfiò la coda soffiando in direzione del bagno. Stava per recarsi verso questo locale ma il suo ipod si azionò mandando sempre la stessa musica. Si precipitò in camera ma la stanza era avvolta da un fumo denso che le impediva l’accesso e la fece urlare con quanto fiato aveva in gola. Un incendio sembrava sviluppato all’improvviso nella stanza, doveva avvisare i genitori. Fu la madre che la toccò sulla spalla riportandola alla realtà. La fronte imperlata, lo sguardo nel vuoto.”Cara cosa succede? Perchè hai urlato, non sembrava neanche la tua voce.”Monia si guardò intorno.”Mamma ho sognato? C’era un incendio qui.”