RIFORMA PROCESSO TRIBUTARIO – L’esperto fiscale risponde

Una riforma, come si legge anche nel Comunicato Stampa del Governo, a lungo attesa, importante per le esigenze di cittadini e imprese e per rispettare le scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Obiettivi della Riforma con l’impegno del Governo nel PNRR,
il miglioramento della qualità delle sentenze tributarie
la riduzione del contenzioso presso la Corte di Cassazione
la riforma dell’ordinamento degli organi speciali di giustizia tributaria
l’introduzione di istituti processuali per deflazionare il contenzioso esistente e incentivare l’uniformità dei giudizi in materie analoghe.
La Magistratura tributaria diventa autonoma e arruola 576 giudici tributari professionali reclutati tramite concorso per esami, mentre 100 degli attuali giudici togati, 50 provenienti dalla magistratura ordinaria e 50 dalle altre magistrature, potranno transitare definitivamente e a tempo pieno nella giurisdizione tributaria speciale.
Viene istituito un giudice monocratico per le controversie di modico valore (3000 euro) e viene rafforzata la conciliazione giudiziale.
Reintrodotta anche la prova testimoniale scritta.

Anche presso la Cassazione viene istituita una sezione civile deputata esclusivamente alla trattazione delle controversie tributarie e per lo smaltimento dell’arretrato viene prevista una sanatoria per le controversie fino a € 100.000,00.
Le Commissioni Tributarie vengono sostituite dalle nuovi CORTI TRIBUTARIE di primo e secondo grado.
Nasce l’Ufficio ispettivo e l’Ufficio del massimario nazionale e vengono potenziate le strutture centrali e territoriali del MEF, che si occuperanno della gestione amministrativa delle nuove Corti tributarie.

E.N.

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