Sabato 05 giugno alle ore 18:30 presentazione del libro “Storia di Casolla ” di Giuseppe Vozza

Nella splendida cornice del Cortile dell'Arcipretura di San Lorenzo a Casolla, sabato 05 giugno alle ore 18:30, l'editore Giuseppe Vozza presenterà la sua opera

“Storia di Casolla. La più antica e la più bella tra le gemme che incoronano la città di Caserta”

Un’opera realizzata da chi ama e rispetta la propria città, narrandone la sua più che millenaria storia politica, economica, giuridica, architettonica, sociale e culturale, intersecate dalla filosofia, dalla storiografia e dai classici latini e medioevali, dagli intellettuali moderni e contemporanei. Un’opera che trasforma Casolla in una sorta di “epicentro” di Terra di Lavoro e le cui vicende diventano parte essenziale della intrigante storia urbana della nostra terra intrecciandosi col grande cosmo nazionale

L’opera con le sue 1120 pagine divise in tre tomi  parla della storia di “Casolla, casale di Caserta”, una delle ventitré frazioni del comune di Caserta, ma di sicuro la più antica e la più suggestiva; l’impegno quasi decennale dell’editore Vozza nel voler fare conoscere la storia della nostra città, senza la quale non si può parlare di “storia di Caserta”. I libri raccontano la Storia di Casolla partendo dalle prime tracce del periodo romano per arrivare ai nostri giorni. Viene ampiamente trattata l’etimologia del nome e della centuriazione, dell’abbazia di San Pietro ad Montes, della chiesa di San Rufo, della chiesa di San Lorenzo, della congrega, di Giovan Francesco Alois, eretico ed umanista del Cinquecento, della Beata Maria Serafina, che proprio a Casolla fondò il nuovo ordine monastico delle Suore degli Angeli, di Enrico Ruta, filosofo napoletano, dei beni culturali materiali ed immateriali, come tutte le tradizioni, dell’attività della colla, che ha contraddistinto Casolla per oltre sei secoli e che tuttora la caratterizza per la presenza di circa venti particolari edifici denominati collère, dell’attività del tufo, dell’agricoltura, con alcune piante tipiche della zona, dei catasti, in particolar modo di quello onciario, dell’invasione dei garibaldini con relativa reazione di tutta la popolazione fedele al re Borbone, ed, infine, delinea anche possibili percorsi di sviluppo socio-economico-culturale.

Giovanna Tramontano

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