Scegliamo di andare sulla Luna: John F. Kennedy

Siamo a Houston, in Texas, è il mattino del 12 settembre 1962. Lo stadio della Rice University si sta riempiendo perché alle 10:00 parlerà il Presidente Kennedy. Parlerà della corsa allo spazio, ennesimo duello con l’Unione Sovietica in piena guerra fredda su chi per primo riuscirà a poggiare il primo piede sulla luna.

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Il discorso, è bellissimo, ed e passato alla storia con il titolo We choose to go to the Moon.
È considerato un capolavoro in poco meno di 20 minuti, il presidente tocca il tema dell’esplorazione dello spazio come terreno di competizione pacifica, dove gli Stati Uniti possono affermare la loro leadership mondiale.
«Salpiamo su questo nuovo mare perché c’è nuova conoscenza da acquisire e nuovi diritti da conquistare, che devono essere conquistati e utilizzati per il progresso di tutte le persone. Perché la scienza spaziale, come la scienza nucleare e tutta la tecnologia, non ha una coscienza propria. Se diventerà una forza positiva o negativa dipende dall’uomo, e solo se gli Stati Uniti occuperanno una posizione di preminenza possiamo aiutare a decidere se questo nuovo oceano sarà un mare di pace o un nuovo terrificante teatro di guerra. Non dico che dovremmo o andremo senza protezione contro l’abuso ostile dello spazio più di quanto non ci proteggiamo contro l’uso ostile della terra o del mare, ma dico che lo spazio può essere esplorato e dominato senza alimentare i fuochi della guerra, senza ripetere gli errori che l’uomo ha commesso estendendo il suo scritto intorno a questo nostro globo…Continua 👇

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Non ci sono ancora conflitti, pregiudizi, conflitti nazionali nello spazio. I suoi rischi sono ostili a tutti noi. La sua conquista merita il meglio di tutta l’umanità e la sua opportunità di cooperazione pacifica potrebbe non presentarsi mai più. Ma perché, dicono alcuni, la Luna? Perché scegliere questo come nostro obiettivo? E potrebbero chiedersi, perché scalare la montagna più alta? Perché 35 anni fa si volava sull’Atlantico? Perché il Rice gioca contro il Texas?
Scegliamo di andare sulla Luna. Scegliamo di andare sulla Luna… Scegliamo di andare sulla Luna in questo decennio e fare le altre cose, non perché sono facili, ma perché sono difficili; perché quell’obiettivo servirà a organizzare e misurare il meglio delle nostre energie e capacità, perché quella sfida è una sfida che siamo disposti ad accettare, una che non siamo disposti a rimandare e una che intendiamo vincere, e anche le altre.»

Il 20 luglio 1969 la corsa allo spazio veniva vinta dagli Stati Uniti ed i tre astronauti Americani Buzz Aldrin, Neil Armstrong, Michael Collins dell’Apollo 11 atterrarono sulla Luna. Poche ore più tardi, quando in Italia erano le 4:56 del 21 luglio 1969, il comandante della missione Neil Armstrong posava il primo piede umano sul suolo lunare facendo ascoltare al mondo intero queste bellissime parole : “Questo è un piccolo passo per uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”.

Nel corso dei decenni successivi è stato messo in dubbio che si sia veramente verificato il primo sbarco sulla luna, gli stessi astronauti non hanno mai voluto rilasciare dichiarazione dando così adito alle numerose teorie complottistiche, teorie che narrano di un allunaggio avvenuto su un set cinematografico allestito per battere in anticipo la concorrenza russa e vincere la corsa allo spazio.

A cura di Mario Verdetti

foto web

Elaborazione articolo soggetta a copyright

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