– Scomparso lo scultore Giovanni Ferrenti.

Un altro brutto colpo per le arti visive contemporanee.
E’ venuto a mancare all’affetto dei suoi cari lo scultore Giovanni Ferrenti, nato a Napoli, nel 1936.

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Ha studiato prima chimica all’Istituto Alessandro Volta.
Si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dalla quale uscì con profitto e con un premio.
Fu influenzato dall’arte di Manzù, Greco e Marini.
Il suo percorso artistico può essere così sintetizzato, da un primo momento che possiamo definire figurativo (1949-1951) si passa ai Fotogrammi (1952), ai Cromogrammi (1953-55), alle tracce luminose (1956-60), alle strutture spaziali (1965), ai monumenti inutili (1966-1967), alle ricerche modulari (1968-70), alle strutture modulari (1971-75), agli spazi possibili (1976-80), agli spazi concentrici (1981-83), a Il Tempo e lo Spazio (1994-99), alle Ferrostrutture /(1999-2005), alle Tracce metamorfiche (2006-2011), alle Grafiche Spazio Tempo, al mio piccolo mondo infinito (2012-2013) fino ad oggi con gli Ossimori della vita.

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Il suo incubo spazio-temporale è sempre stato presente e costante.
Giovanni Ferrenti ha realizzato numerose opere che oggi sono conservate a Napoli a Castel dell’Ovo, Furore, Amalfi.
Molte opere sono state esposte in Italia e all’estero.
Ferrenti era un uomo di grandi doti.
Il suo sentiero creativo è stato caratterizzato da una focalizzazione su quanto l’arte contemporanea e la cultura in generale pongano l’attenzione verso il rapporto tra l’Uomo e lo Spazio che lo circonda, tra l’energia vitale e l‘energia della Natura stessa di cui è parte l’artista.
Lo hanno già ricordato Annamaria Santarpia, curatrice, con affetto e grande stima, e con particolare commozione i figli, Fabrizia e Massimiliano.
I funerali saranno celebrati giovedì 22 agosto 2024, alle ore 10.00, alla Chiesa dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte (Piccola San Pietro) – Napoli.

Caro Giovanni, che la terra ti sia lieve.

Maurizio Vitiello

Articolo soggetto a copyright

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