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Il ruolo dell'Avvocato Penalista: ce ne parla l'Avv. Francesco Giuseppe Piccirillo
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Francesco Giuseppe Piccirillo, penalista appartenente al foro di Santa Maria Capua Vetere (CE) che, ha basato la sua carriera forense in un focus ben preciso.
– L’avvocato Francesco Giuseppe Piccirillo perché ha scelto di fare il Penalista?
All’inizio cominciai con il civile, però mi accorsi che quella non era la mia dimensione, tant’è che iniziai a fare pratica presso uno studio di un avvocato penalista. Ben presto mi resi conto che, c’era più calore più umanità nel processo penale, rispetto al civile che mi risultava più arido, freddo…
– Avvocato Piccirillo il suo cliente tipo che reato ha commesso?
È da molti anni che mi occupo di penale quindi mi è capitato di seguire un po’ tutto, dai reati contro la pubblica amministrazione, tipo corruzione, abuso d’ufficio, bancarotta fraudolenta, i reati fiscali e la criminalità organizzata settore nel quale ho lavorato in via prevalente…
– Avvocato lei appartiene all’ordine di Santa Maria Capua Vetere ma, è un avvocato di spicco nel foro di Napoli perché questa scelta?
La scelta in realtà non è tutta mia, inizialmente ho aperto lo studio a Santa Maria Capua Vetere, poi iniziarono ad arrivare incarichi a Napoli e successivamente il mio impegno presso l’Università sempre a Napoli per la cattedra di Esecuzione Penale…
– Avvocato lei è stato Presidente di una commissione ministeriale negli anni 2000, una connessione che ha studiato ed affrontato il problema carattere ce ne vuole parlare?
Nel 2000 fui interpellato dal Presidente della regione Campania Andrea Losco e dal ministro della giustizia Oliviero Diliberto ed ebbi l’incarico di creare una commissione per studiare i problemi penitenziari in Campania, in modo che con l’intesa tra Ministero della Giustizia e regione Campania si potessero affrontare e risolvere questi problemi. Questa commissione lavorò per un anno intero e ci occupammo dei problemi legati alla territorialità della pena, al sovraffollamento, alla medicina carceraria, alla rieducazione nel carcere, alla ristrutturazione del sistema penitenziario in Campania. Il protocollo fu firmato nel 2001, nel frattempo cambiarono sia il presidente della regione Campania, Antonio Bassolino e il Ministro della Giustizia, Piero Fassino. Infatti con questo protocollo d’intesa iniziano una serie di iniziative del dipartimento penitenziario in Campania.
– Da cosa nasce la sua propensione per la tutela dei diritti dei detenuti?
Mi occupo di penale anche di una certa gravità quindi, il riflesso carceri è connaturale all’attività del penalista. Quando hai a che fare con queste situazioni anche grave non puoi rimanere freddo e insensibile. Credo che il ruolo del penalista implichi anche un’attenzione verso il carcere…
– Avvocato lei come fa a difendere un colpevole ?
Per l’avvocato penalista non esiste il colpevole e l’innocente questo è un problema che riguarda il giudice. Per l’avvocato esiste solo una persona imputata che deve affrontare un processo ed è portatore di diritti…
– E se già c’è la prova che è indiscutibile l’avvocato cosa fa
Se c’è una prova indiscutibile tipo un arresto in flagranza c’è il problema della quantità di pena…
Giovanna Tramontano
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