Sfide mortali….quando il gioco si trasforma in tragedia.

I social network stanno diventando molto pericolosi negli ultimi tempi, specialmente tra i giovanissimi.

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Non è un falso allarmismo ma un dato tristemente reale. Partiamo dagli ultimi casi. A Palermo una bambina di appena dieci anni partecipa ad una sfida tremenda, stringersi una corda al collo fino a non respirare per vedere quanto si resiste…esito ben sette bambini morti, tra gli otto e i nove anni, in tutto il mondo per questo schifo. Non solo corda ma anche buste di plastica e cinture. In Colorado un ragazzio di 12 anni, in Italia due ragazzi di 14 anni morti a Roma e in Lombardia per lo stesso motivo.
Diversa la sfida lanciata da Jonathan Galindo, che istiga i ragazzini a lanciarsi nel vuoto per vedere se hanno fegato o meno, come è accaduto ad un bimbo di undici anni suicidatosi. Il piccolo ha lasciato una testimonianza atroce, che dimostra quanto vengano plagiati: “Mamma, papà vi amo ma devo seguire l’uomo col cappuccio”.
Morti anche per la sfida dello sgambetto: un ragazzino deve saltare tra due ragazzi e mentre lo sta facendo, questi mettono uno sgambetto cosicchè la vittima cade rovinosamente. A seconda della caduta, sono già stati riscontrati diversi traumi, segnalati in Procura.
Deceduti anche per la sfida del benadryl, un antistaminico ma sono coinvolti anche altri medicinali, in cui si invoglia ad assumere quantità eccessive per vedere se si resiste. I rischi sono altissimi.

Morti anche per la sfida della Kia, ossia nel rubare una di queste macchine: morti per incidenti o feriti, con un’età che si aggira tra i 14 ed i 19 anni.
Triste anche il caso di coloro che hanno chiesto ai follower se dovesse vivere o morire ed il risultato è stato il suicidio….istigazione ad esso secondo la procura.
Altra sfida mortale è quella inerente i camion: mettersi in mezzo alla strada aspettando che passi il camion in corsa e togliersi all’ultimo minuto.
La sfida del fuoco è quello di creare la fiamma più alta con alcol e accendino ed anche in questi casi ci sono ustionati gravi.
Queste sono solo alcune delle sfide ma ce ne sono molte altre, come lo strapparsi i capelli, darsi pizzichi fino al formarsi i lividi o non mangiare per giorni senza svenire.
Aprite gli occhi….non vale la pena morire per una stupida challange!

Articolo  a cura di Giuseppe Papale

Articolo soggetto a copyright. Riproduzione riservata.

Foto Il primato nazionale

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