Si tratta di un edulcorante artificiale con calorie minime, 200 volte più dolce dello zucchero raffinato. Lo troviamo all’interno di vari prodotti:
• bibite,
• prodotti lattiero-caseari
• prodotti per controllare il peso in eccesso,
• chewing gum,
• merendine e snack.
Il livello di assunzione massimo giornaliero è di 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. Nelle bibite light o zero per esempio, il contenuto è tra i 200/300 milligrammi; secondo l’OMS il rapporto rischio beneficio è sbilanciato versoi rischi. Recenti studi su larga scala ha dimostrato che coloro che consumano quotidianamente aspartame hanno un maggior rischio di sviluppare tumori rispetto a chi non lo assume.
Dott.ssa Caterina Feola
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