Dopo la cottura, un risultato straordinario. «L’aroma e il sapore sono incredibili», ha scritto Blackley su Twitter, dove ha mostrato passo a passo tutto il procedimento. «I grani antichi sono più difficili da cuocere, perché contengono pochissimo glutine, ma il lievito li ha letteralmente amati, creando una bella struttura, molto morbida, con un aroma di caramello e un sapore più dolce rispetto a un impasto moderno fatto con la pasta madre».
Prima di cuocerlo in un semplice forno da cucina domestico, Blackley ha segnato l’impasto con un geroglifico che rappresenta una pagnotta di pane. Il nuovo obiettivo di questo insolito team di ricerca è quello di raccogliere campioni di lievito risalenti al Vecchio, Medio e Nuovo Regno, per poi realizzare e confrontare il pane che mangiavano i faraoni. E in futuro, chissà, le antiche ricette potrebbero trasformarsi da passione a business.
Di redazione
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