Storico oro per le azzurre, il doppio Italiano Errani/Paolini vince la medaglia d’oro battendo la coppia Russa.

Dopo un primo set sottotono, le russe dominano il set schiacciando le nostre atlete, mai in partita.

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partita. Le azzurre nel secondo set ritrovano il loro tennis migliore chiudendo il set con un perentorio 6:1. Tutto viene deciso al tie break, Sara Errani e Jasmine Paolini sempre in vantaggio sfoggiando colpi che hanno annichilito le avversarie, chiudono la partita con un 10:7 regalando all’Italia il primo storico oro olimpico nella disciplina del tennis di coppia. Una gioia immensa per le due Italiane che hanno disputato un torneo tutto da protagoniste, coinvolgendo tutto il pubblico presente e tenendo incollati al video i milioni di telespettatori. Meravigliose le nostre azzurre che ci hanno regalato un emozione tutta d’oro.

Mario Verdetti

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Foto Mario Verdetti durante diretta partita

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E così dalle pareti porose della ceramica, dove si erano nascosti per millenni, i lieviti sono stati prelevati. Blackley, inoltre, aveva anche un campione di pane del Medio Regno, ritrovato nel tempio dedicato al faraone Mentuhotep II, da cui è riuscito a estrarre il lievito. Le spore, isolate e sterilizzate, sono state poi risvegliate e coltivate per una settimana prima di procedere alla panificazione. Per avvicinarsi il più possibile a quello che gli egizi avrebbero riconosciuto come pane, Blackley ha abbinato i lieviti a un macinato di orzo e di farro monococco, gli antenati del grano moderno. «Quando la più antica delle piramidi di Giza fu costruita, questi ceppi di lievito avevano già 700 anni», ha detto alla Bbc.

Dopo la cottura, un risultato straordinario. «L’aroma e il sapore sono incredibili», ha scritto Blackley su Twitter, dove ha mostrato passo a passo tutto il procedimento. «I grani antichi sono più difficili da cuocere, perché contengono pochissimo glutine, ma il lievito li ha letteralmente amati, creando una bella struttura, molto morbida, con un aroma di caramello e un sapore più dolce rispetto a un impasto moderno fatto con la pasta madre».

Prima di cuocerlo in un semplice forno da cucina domestico, Blackley ha segnato l’impasto con un geroglifico che rappresenta una pagnotta di pane. Il nuovo obiettivo di questo insolito team di ricerca è quello di raccogliere campioni di lievito risalenti al Vecchio, Medio e Nuovo Regno, per poi realizzare e confrontare il pane che mangiavano i faraoni. E in futuro, chissà, le antiche ricette potrebbero trasformarsi da passione a business.

Di redazione

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