I diversi codici linguistici presenti ci fanno riflettere e ci permettono di comprendere tutte le dinamiche, che sostanziano la misura tensiva contemporanea delle arti visive.
Maurizio Bonolis con le sue elaborazioni digitali calibra e riassume con professionalità varie tematiche e specifica un’oggettività convinta, che sviluppa e centra in dimensioni speculari.
Marina Chiarolanza, di gesto istintivo, onirico e metafisico, preferisce gamme cromatiche molto intense e accese ricavandone effetti stimolanti per l’animo umano, riproducendo paesaggi del genere del fantastico.
Tiziana Corvino con la sua linea variegata d’indagine tocca argomenti briosi e accattivanti, nonché scene in cui transitano temporalità e “geografie umane” differenti e disparate.
Maria Pia Daidone opera per riepiloghi estremi dando vita a sintesi e determina preziosità semantiche, nonché filigrane emotive, d’indiscussa valenza, che agitano respiri e vertigini.
Roberto Sanchez prosegue su tagli prismatici e su questa declinazione operativa risulta confermata la sua abilità a inserire pungoli ottici, spacchi e squarci ben regolati.
Da vedere.
Maurizio Vitiello
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