La mostra si trova all’interno del Palazzo Reale di Napoli, si può fare anche un biglietto a parte per vedere solo l’esposizione stessa avendo però poi libero accesso ai giardini reali che sono aperti al pubblico, nel quale con questo sole degli ultimi giorni si può fare anche una passeggiata. Il mio consiglio è di prendere un biglietto intero e godersi anche gli appartamenti reali, con la sala delle carrozze che sicuramente sono di una bellezza inestimabile.
Quello che più colpisce dell’insieme è vedere la capacità dello scrittore di aver creato dal nulla tutti i linguaggi, che possiamo leggere e sentire nei libri e film che egli stesso ha scritto. Lo Hobbit nacque come favola per i suoi figli, ai quali desiderava dare tutto l’amore che lui da piccolo non aveva ricevuto. L’ultima parte della mostra espone inoltre tutti i poster delle trasposizioni cinematografiche firmate dagli attori insieme anche ad una raccolta mondiale delle edizioni dei suoi testi.
La vita di Tolkien è sempre stata attraversata da una profonda crisi, la società in cui era costretto a vivere, rumorosa, industrializzata, ed una realtà che amava e bramava vicino alla natura. Proprio da ciò nascono i suoi paesaggi letterari e proprio da ciò nasce l’uomo che è stato, una bellissima mostra da vedere.
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Articolo e foto A cura della Dott.ssa Fiorella Verile
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