Vedi foto – I Misteri dell’arte durante la seconda guerra mondiale

Le opere d’arte sono sin dai tempi antichi considerati degli ottimi bottini di guerra ed ottimi pagamenti per accordi di natura politica.

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Ancor di più sono i casi di razzie, cioè esportazioni illegali da un territorio dopo la conquista o la distruzione di esso. Vi siete mai chiesti ad esempio perché tante opere italiane si trovino al Louvre? Oltre le donazioni di papi e re la maggior parte è li grazie a Napoleone che, durante le sue campagne in Italia, saccheggiò il patrimonio culturale portandole in Francia in qualità di premio.
Insieme alle azioni del condottiero francese, è durante la seconda guerra mondiale che si attua uno dei più grandi furti relativi al patrimonio culturale. I tedeschi erano soliti prendere opere all’interno di ville, territori, chiese e case comuni, bruciare quelle che non rientravano nel gusto comune e tenere come tesoro di guerra quelle che invece più aggradavano all’occhio.

Quest’evento non ha solo causato la distruzione di opere d’arte famosissime, ma anche la dispersione di molte altre, non tenendo di fatto un elenco che tracciasse di quali e dove queste opere effettivamente venissero collocate.

Al giorno d’oggi sul mercato di vendita proprio a causa di questi eventi, le opere che sono tracciate o schedate come opere di bottino fascista o non vengono vendute oppure perdono di valore e vengono perciò scambiate per una somma di denaro davvero misera.

Ancora adesso il Comando del nucleo di tutela dei Carabinieri in collaborazione con le case d’asta, con i collezionisti e gli storici dell’arte si impegnano a schedare, ritrovare e segnalare questo tipo di opere. Proprio pochi giorni fa a Napoli nella Chiesa di San Girolamini è stato ricostruito l’insieme di opere trafugate durante la seconda guerra mondiale, ecco cosa comunica il MIC:
“Sono oltre 200 gli oggetti trafugati dalla Chiesa dei Girolamini di Napoli e da altri locali del Complesso monumentale omonimo. Grazie a un’accurata e complessa indagine, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) e gli storici dell’arte del Complesso dei Girolamini hanno ricostruito l’elenco delle opere sottratte.[…] L’attività di ricognizione consentirà ai Carabinieri del TPC di procedere all’inserimento di tutte le opere mancanti all’interno della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, sviluppando così indagini finalizzate al ritrovamento e al recupero dei beni.”
Trafugare opere è un reato grave, anche di natura morale. Nasconde un significato più profondo del “prendersi l’opera”, simboleggia il rubare l’identità di una nazione. Anche se sembra qualcosa di così lontano da noi, oggi molte opere scompaiono finendo nei traffici illegali della malavita. Se guardiamo Equalizer 3, il film con Danzel Washington, possiamo notare che nella villa del nemico, nonché associato alla malavita, vi sono opere antiche risalenti all’epoca romana. Bene, quella scena non fa altro che mostrare una cruda e dura verità.

A cura della dott.ssa Fiorella Verile

Fonti: MIC Newsletter

Foto MIC

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